lunedì 25 novembre 2013

Dopo Depardieu, Putin prepara un passaporto russo per Berlusconi?



In attesa che testa di asfalto con i suoi capelli di plastica e la dentiera. si appresti ad illustrare le fantomatiche carte, con le solite retoriche su giudici di sinistra, e golpe politico nei suoi confronti... vi dico l ultima:

Per alcuni è una “balla” colossale, l’ultima leggenda che avvolge il destino di Silvio Berlusconi dopo la decadenza il 27 novembre da senatore. Eppure continua a circolare la storia secondo cui lunedì 25 novembre il presidente russo Vladimir Putin potrebbe consegnare nelle mani di Silvio Berlusconi un passaporto diplomatico o persino uno russo, così da permettergli di viaggiare all’estero, nelle sue residenze all’Antigua o alle Bermuda, ma soprattutto sfuggire dai processi che lo assediano in Italia. Oppure di più: concedergli asilo politico. Del resto, l’articolo 89 della Costituzione della Federazione Russa parla chiaro al primo paragrafo: «Il Presidente della Federazione Russa: a) decide le questioni sulla cittadinanza della Federazione Russa e sulla concessione dell'asilo politico»
A Mosca tutto tace. La visita di Re Vladimir in Italia non è stata molto reclamizzata. C’è chi fa notare, però, che il giro che Putin effettuerà, dal Papa a Romano Prodi, fino a Berlusconi è abbastanza inusuale. Il presidente potrebbe regalare sorprese a due giorni da voto. Non solo. il Cavaliere è molto stimato in Russia, soprattutto perché imprenditore e amante delle belle donne. Putin in quanto a personaggi discutibili non si è mai fatto problemi. Anzi, a quanto pare, ne ha spesso ricavato consensi dal punto di vista elettorale. Basti pensare alla vicenda dell’attore francese Gerard Depardieu che minacciò di abbandonare la Francia e restituire il passaporto dopo la proposta di legge di Hollande per tassare i ricchi.

Putin e Berlusconi
Detto fatto. Putin firmò in tutta fretta un decreto che accordava all'attore francese Gérard Depardieu la cittadinanza russa nel gennaio del 2013. Secondo una nota del Cremlino, Putin aveva firmato un decreto in conformità proprio con il paragrafo "a" dell'articolo 89 della costituzione. Secondo il quotidiano Libero, che ha ripreso un articolo a pagina 11 del Messaggero, «la cosa è più che probabile. Idea tutt'altro che assurda, sia per Silvio sia per Vladimir, visto che dopo il sì dell'Aula alla perdita del seggio di Palazzo Madama il leader di Forza Italia non potrà contare più sui privilegi della sua carica: quindi, in ipotesi, potrà essere arrestato senza che i magistrati debbano chiedere l’autorizzazione alla Camera di appartenenza, e potrà essere intercettato e perquisito».
 
Secondo Libero: «Cosa gli resta da fare? L'idea di Putin è chiara: vuole nominare Berlusconi ambasciatore russo presso la Santa Sede: un escamotage grazie al quale evitare la persecuzione delle toghe italiane. Fantapolitica? Secondo Il Messaggero no: sono stati gli stessi deputati forzisti a rivelare il retroscena. De resto lunedì Putin sarà a Roma e incontrerà nell'ordine il Papa, Napolitano e Berlusconi. E' importante sottolineare che lunedì è il 25 novembre, due giorni prima del voto sulla decadenza in Senato che non lascia margini di incertezza: faranno fuori il Cav. Giusto in tempo, insomma. Chissà, forse il nuovo incarico diplomatico arriverà come un regalo sotto l'albero di Natale di Palazzo Grazioli, un albero (russo) allestito con un mesetto di anticipo».

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