domenica 15 luglio 2018

La delocalizzazione, nefasta conseguenza del capitalismo






Andando avanti con i miei studi, io mi rendo conto, come ho analizzato la volta scorsa, che il capitale, spostandosi da una parte all'altra del mondo, per creare nuovo capitale, ed essere reinvestito provoca il fenomeno che è chiamato: DELOCALIZZAZIONE. che cosa si intende con questo fenomeno. si intende che un azienda, facciamo l'esempio di quelle che sono impiantate in italia. non trovando piu' terreno fertile in italia, o perche' oberati da troppe tasse, o perchè i costi di produzione sono troppo alti. preferiscono delocalizzare, cioè spostare i propri impianti nei paesi dell'est europa. In romania cio' produce un grave danno all'economia Italiana, e sopratutto un danno ai lavoratori. perchè l'imprenditore, in questo caso, preferisce investire, in paesi, dove gli operai li paga di un terzo, o la metà rispetto ad un lavoratore italiano. questa cosa è peggiorata da quando gli Stati uniti hanno perso il monopolio dell'economia mondiale, che detenevano sin dal 1945, dagli accordi di bretton woods come vi ho gia' spiegato. Per questo penso che la delocalizzazione sia una conseguenza nefasta del capitalismo che incide sulle economie globali. produce anche compressione dei profitti, , caduta del saggio di profittol e crisi di sottoconsumo, scarsità di capitale liquido, problemi del lavoro  squilibri dei cambiamenti tecnologici ed organizzativi  e mancanza di contrapposizione tra concorrenza e monopolio. in sintesi le aziende che delocalizzano andrebbero sanzionate. da come recentemente è stato prospettato dal governo italiano