mercoledì 22 settembre 2010

BEL COLPO DEGLI INVESTIGATORI IN CALABRIA

HANNO SCOPERTO UN CARICO DI ESPLOSIVO PROVENIENTE DALL'IRAN AL POSTO FI GIOIA TAURO CHE FORSE ERA DESTINATO ALLE ORGANIZZAZIONI TERRORISTICHE DI HAMAS ED HEZBOLLAH..BISOGNA TENERE ALTA L'ATTENZIONE COL REGIME IRANIANO NON DARGLI TREGUA FINCHE' NON CADE, RICORDIAMOCI CHE I FONDAMENTALISTI DI TEHERAN SONO I PRINCIPALI RESPONSABILI DEL CAOS IN TUTTO IL MEDIORIENTE


Esplosivo T4 in un container al porto di Gioia Tauro

Lo stesso utilizzato nelle stragi di mafia del 1992 e 1993 e in quella della stazione di Bologna nel 1980. Il procuratore antimafia Grasso non esclude il coinvolgimento della 'ndrangheta

Pubblicato il 22/09/10 in Cronaca|TAG: gioia tauro, esplosivo, container

porto gioia tauro 280

I finanziari della dogana di Gioia Tauro, in collaborazione con la polizia di stato, hanno intercettato ieri all'interno di un container in transito nel porto di Gioia Tauro con all'interno una quantità industriale di potente esplosivo T4. Il Semtex, uno degli esplosivi il cui uso è stato spesso accertato nell'esecuzione di molti attentati, e un esplosivo a base di pentrite e T4.


A base di T4 sono stati confezionati anche gli ordigni utilizzati nelle stragi di mafia del 1992 e del 1993, da quelle in cui furono uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e per gli attentati di Milano, Roma e Firenze, ma anche per le stragi alla stazione di Bologna e quella del Rapido 904. Sull'episodio gli inquirenti mantengono il massimo riservo. Secondo le prime indiscrezioni l'esplosivo sarebbe arrivato in Italia dall'Iran e avrebbe avuto come destinazione finale la Siria. Gli investigatori seguono la pista del traffico internazionale di esplosivo e non un rifornimento per la criminalità organizzata italiana.

Sarà la Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria aindagare sul ritrovamento del T4 nel container nel porto di Gioia Tauro. Questa notte stessa, infatti, la procura della Repubblica di Palmi competente per territorio, ha trasmesso gli atti alla Procura distrettuale antimafia della città dello stretto
competente per i reati di mafia e terrorismo. In ambienti investigativi è stato confermato che l'ipotesi piu attedibile e che il T4, proveniente dall'Iran e diretto in Siria, mimetizzato in un carico di sacchi di juta contenenti latte in polvere, servisse per alimentare un traffico internazionale di esplosivo e non fosse destinato alla criminalità organizzata locale.

Il porto della città calabrese è dunque un "centro di smistamento" per attività illecita: "Si conferma, qualora c'è ne fosse bisogno, come il porto di Gioia Tauro sia il centro nevralgico di vari traffici illeciti", ha commentato così la notizia del ritrovamento di ieri il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso. "Se, come sembra, il mittente e il destinatario, non sono italiani ma stranieri possiamo bene capire quale posizione strategica rivesta il porto calabrese". Ma lo stesso procuratore nazionale va cauto per quanto riguarda il coinvolgimento della 'ndrangheta. "Credo che ancora sia presto
per parlare di questo, vediamo cosa emerge nel corso delle indagini". (Apcom)

L'ESPULSIONE DI MEXES MI HA FATTO PERDERE UN PUNTO STASERA...MA IL DANNO PIU GRANDE E' UN ALTRO


CIO' CHE MI PREOCCUPA MAGGIORMENTE SONO LE GIORNATE DI SQUALIFICA CHE PRENDERA'.AL POSTO DI RANIERI LO TERREI IN TRIBUNA FINO ALLA FINE DELLA STAGIONE STO FIGLIO DI UNA BAGASCIA