venerdì 18 novembre 2011

Raf - Cosa resterà degli anni '80....piuttosto dovremmo dire di questa povera italia

CHE BERLUSCONI SE L'E' MANGIATA TUTTA

Emergenza rifiuti in Calabria, si dimette il commissario Melandri: è indagato

 

questo gentleman si è dimesso per salvare la faccia, se no la coscienza ce l'aveva sporca. ma come gli entra a questi politici, che chi è indagato non dovrebbe ricoprire cariche pubbliche. Specialmente la calabria, la devono finire di mettere nel tritacarne questa regione, daltronde che cosa possiamo aspettarci dall'amministrazione Scopelliti.. amministrazione di netto stampo berlusconiano, dove i corrotti, indagati, e gente con precedenti penali, fanno quello che cacchio vogliono...




Il commissario delegato per il superamento dell’emergenza nel settore dei rifiuti solidi urbani nel territorio della regione Calabria, Graziano Melandri, si è dimesso dall’incarico. Lo rende noto un comunicato dell’Ufficio del Commissario.
Melandri, è scritto nella nota, oggi ha inviato la lettera di dimissioni al capo del dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, sottolineando che la decisione è maturata “alla luce degli sviluppi delle
note vicende giudiziarie che potrebbero determinare fattori pregiudizievoli per il lavoro dell’Ufficio”.


Graziano Melandri

Il Capo della Protezione Civile, dopo aver preso atto delle dimissioni, in una lettera ha voluto esprimere a Melandri “tutta la riconoscenza mia personale e del Dipartimento per l’attività efficacemente svolta e per l’impegno profuso nello svolgimento dell’incarico”.
Melandri è indagato dalla Procura di Catanzaro per la violazione della disciplina dei reati in materia di imposte sui redditi nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione della discarica catanzarese di Alli che ieri ha portato all’arresto dei vertici della società Enertech che gestisce l’impianto.
Sempre ieri la Procura ha chiesto per Melandri e per due funzionari dell’Ufficio del Commissario l’interdizione dall’esercizio di pubblico ufficio. Il gip, prima di decidere, aveva fissato l’interrogatorio di Melandri e dei due funzionari per il 21 novembre.

Vasco Rossi-Vivere senza te


JOHN PAUL II AND QUEEN ELIZABETH II

a picture that is very dear to me her majesty Queen Elizabeth II and her husband Prince Philip, Duke of Edinburgh with Her Holiness John Paul II during the royal tour of Italy, 1980.

Pope john Paul pray for the peace in the world

http://lucaitaau.blogspot.com/2011/11/scorpions-wind-of-change.html

L'Urlo Furioso di Michele Santoro "LASCIATE LIBERA LA RAI!! AVETE ROTTO!!"


LOTTA AI PRIVILEGI DELLA CASTA



L'Italia dei Valori è probabilmente l'unico partito che lotta concretamente contro i privilegi della Casta. Concretamente perché propone norme, raccoglie firme per una legge di iniziativa popolare (come per l'abolizione delle Province), promuove progetti di legge come quello presentato dal deputato Idv ed economista, Antonio Borghesi già il 13 maggio 2008, per diminuire il numero dei parlamentari, dei membri del Governo e dei componenti dei consigli e delle giunte regionali. Con la medesima legge, si prevedeva di sopprimere il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro. Altra sua proposta, contestuale, riguardava la riduzione dei costi della politica, il contenimento della spesa pubblica e la riduzione del debito pubblico. La Camera respinse in blocco e il voto favorevole fu solo quello dei deputati dell'Italia dei Valori. Ancora, il 28 giugno 2011, Borghesi presentò una contromanovra finanziaria a favore delle famiglie, dei giovani, dell'impresa, del lavoro, della formazione, dell'istruzione. Il piano prevedeva meno costi della politica (eliminazione del vitalizio ai parlamentari nazionali e regionali, dei rimborsi elettorali ai partiti, dei contributi all'editoria, dimezzamento dei parlamentari e abolizione delle province), meno spese dell'amministrazione pubblica (con diverse razionalizzazioni) e più misure fiscali. Per un risparmio complessivo, sino al 2015, di 60 miliardi di euro. La Casta (naturalmente) bocciò tutto, ma ora, a distanza di pochi mesi si dice pronta ad abolire certi suoi vantaggi. A parole... infatti lo 'dice', ma non lo fa. Intanto Borghesi e l'Italia di Valori, in perfetta solitudine, continuano la loro battaglia contro i privilegi della politica. Argomento che hanno messo tra le condizioni per appoggiare il nascente governo Monti.                 

 http://www.youtube.com/watch?v=2ljD0Wo5yVk&feature=related

GIUSEPPE SCOPELLITI, L'EMISSARIO DI BERLUSCONI STA TAGLIANDO LA CALABRIA PEZZO PER PEZZO. TRENTA TRENI IN MENO

Nuovi e pesantissimi tagli ai treni di lunga percorrenza dal 12 dicembre prossimo venturo si abbatteranno sulla Calabria, sulla Sicilia e sulla Puglia, continuando ad isolare il Mezzogiorno dal resto del Paese con una responsabilità evidente e senza scuse della Società Ferrovie dello Stato e del Governo Nazionale che ha ridimensionato drasticamente le risorse per il 2012 sul trasporto ferroviario.

Ecco nel dettaglio i treni che verranno tagliati:
• Intercity notte 782 Reggio Calabria (13,55) Milano (8,20);
• Intercity notte 785 Milano Centrale (23,00) Reggio Calabria (18,05);
• Exp notte 891 Roma Termini (22,25) Reggio Calabria (6,35);
• Exp notte periodico 1665 Torino Porta Nuova (21,45) Reggio Centrale (12,25);
• Exp 1926 Palermo Centrale (14,32) Milano Centrale (10,30);
• Exp 1927 Milano Centrale (20,15) Palermo Centrale (15,40);
• Exp 1943 Torino Porta Nuova (20,05) Palermo Centrale (17,40);
• Exp notte 1951 Roma Termini (20,00) Siracusa (7,00);
• Exp notte 1964 Siracusa (22,00) Roma Termini (9,00);
• ES 9380 periodico Reggio Calabria (16,35) Roma Termini (23,15);
• ES 9386 periodico Reggio Calabria (16,25) Roma Termini (23,15);
• Exp 1594 periodico – auto al seguito Reggio Calabria (16,15) Bolzano (10,10)
• Exp 1595 periodico – auto al seguito Bolzano (18,47) Reggio Calabria (10,55);
• Exp notte 1641 periodico Milano centrale (22,15) Crotone (13,50);
• Exp notte 1644 periodico Crotone (18,25) Milano Centrale (10,05);
• Exp 1681 periodico auto al seguito Venezia Mestre (20,18) Villa San Giovanni (10,55);
• Exp 1682 periodico auto al seguito Villa San Giovanni (21,30) Venezia Mestre (13,12);
• Exp 1930 Palermo Centrale (15,32) Venezia S. Lucia (11,18);
• Exp 1931 Venezia S. Lucia (19,09) Palermo centrale (1410);
• IC 99061 periodico Roma Termini (12,39) Palermo centrale (23,59);
• IC 99062 periodico Palermo Centrale (12,00) Roma Termini (23,21).

Questo stillicidio comporterà, ovviamente, oltre ad una contrazione del personale occupato, una ulteriore riduzione di servizi essenziali per i passeggeri e, soprattutto, l’aumento delle distanze fra la Calabria, il Mezzogiorno ed il resto del Paese.
C’è una responsabilità evidente sia delle Ferrovie dello Stato che non investe nel Sud e ragiona come una società privata che pensa solo al profitto, sia del governo nazionale che, attraverso i tagli delle risorse fino al 70 per cento per i prossimi anni, marginalizza le aree deboli e le priva di qualsiasi prospettiva di sviluppo. Appare evidente che rispetto a queste decisioni ci aspettiamo energiche e concrete prese di posizioni di tutti i soggetti istituzionali calabresi, a cominciare dalla Giunta regionale e dai sindaci dei cinque capoluoghi calabresi, per far recedere ferrovie dello stato da queste decisioni che cancelleranno i requisiti minimi per una mobilità sostenibile e civile in una regione già debole come la Calabria. Occorre una reazione forte e decisa. Noi faremo la nostra parte.

FANTOMATICI LEGHISTI

Ritengo che la creazione, del nuovo ministero di coesione territoriale, sia un ottimo inizio del governo monti, anche perche' va contro quel processo di disgregazione che la lega chiama: federalismo, questo è uno schiaffo che si becca bossi per la sua arroganza, e per il suo essere anti italiano, e per la creazione di quel fantomatico parlamento della padania. Conferma che questa Padania esiste solo nella sua mente. questo nuovo dicastero, è un ministero buono perche' guarda verso il mezzogiorno. Il sud ha diritto di vivere almeno quanto il nord, Cari Berlusconi, Calderoli, Castelli e Bossi. Mi viene da dire, come dicono i leghisti al nord fora di ball, orribili mostriciattoli verdi

Niente Federalismo, c'è la Coesione La Lega protesta: "Schiaffo al Nord"

Niente Federalismo, c'è la Coesione
La Lega protesta: "Schiaffo al Nord"

Fabrizio Barca, ministro per la Coesione territoriale

Salta il ministero voluto da Bossi,
il "successore" è Fabrizio Barca.
Reguzzoni: governo delle banche

ROMA
Cinquantuno minuti: dalle 13.38 alle 14.29. È il tempo che passa dalla nomina del nuovo ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca e la durissima nota di Roberto Calderoli che boccia senza riserve il governo Monti: «Se il buongiorno si vede dal mattino allora è notte fonda», tuona l’ex responsabile della Semplificazione normativa.

Il primo atto del professore, la presentazione della lista, viene visto come una provocazione dai lumbard: nessun riferimento al federalismo e, in particolare, la scomparsa del ministero delle Riforme. Come se non bastasse, il dicastero retto da Umberto Bossi fino a qualche giorno fa, viene sostituito da un nuovo ministero con un nome che non lascia spazio ad equivoci e la dice lunga sulle idee del neo-premier in merito: Coesione territoriale. È troppo per il Carroccio.

«Significa aver creato il ministero del centralismo. Sarò felice di votare contro la fiducia al prossimo Esecutivo», annuncia Calderoli per il quale «il Nord non potrà accettare questo ennesimo schiaffo». La Lega è in fermento, particolarmente critica nei confronti del nuovo esecutivo. Il capogruppo alla Camera Marco Reguzzoni si fa portavoce del sentimento della base. Punta il dito contro «la presenza ingombrante delle grandi banche» e sottolinea che «l’80% dei ministri è composto da docenti universitari, funzionari pubblici e burocrati di alto rango che prendono lo stipendio dallo Stato» e poi «chiedono i sacrifici alla povera gente». «Sentiremo che cosa dirà domani il governo ma quello che vediamo adesso lascia pensare molto», spiega Reguzzoni.

È tutta la Lega ad insorgere contro il nuovo governo. «La nomina di Monti equivale ad un colpo di Stato, messo in atto sotto gli occhi di tutti», dice il deputato Corrado Callegari. Anche il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota esprime un «giudizio politico non positivo». «Se Monti voleva la certezza del nostro voto contrario al suo governo ha fatto tutto il possibile», sintetizza il parlamentare Paolo Grimoldi. La svolta all’opposizione della Lega mette a rischio l’alleanza dei lumbard con il Pdl, che invece appoggia il governo Monti. Ieri, l’ex ministro Roberto Maroni lo ha detto chiaramente. Oggi, Calderoli lo ribadisce con toni più morbidi: «Pdl e Pd non lo hanno ancora capito ma saranno loro i primi ad essere danneggiati dal nuovo governo - dice - Bella operazione di masochismo».

Intanto, ci si prepara all’opposizione. L’appuntamento è per il 4 dicembre per la riapertura del "parlamento padano" (probabilmente a Vicenza ma la sede deve ancora essere stabilita). La lunga marcia delle camicie verdi inizia lì.

Litfiba - Goccia a Goccia