giovedì 22 marzo 2012

AI SIGNORI PROFESSORI DEL GOVERNO

Gli operai che in queste ore stanno manifestando spontaneamente e occupando le fabbrichecontro la riforma del mercato del lavoro hanno ragione. Noi dell’Italia dei Valori siamo e resteremo al loro fianco, non solo perché introdurre i licenziamenti facili è una bestemmia, ma anche perché questo governo sta rendendo la vita della povera gente molto più difficile senza ottenere in cambio assolutamente niente sul piano della ripresa economica.
Negli ultimi anni i cittadini che si sono rivolti alla Caritas, perché non ce la fanno a tirare avanti da soli, sono aumentati del 14%. Ci sono i poveri che sono diventati poverissimi, ma ci sono anche molti che dal ceto medio sono precipitati nella miseria.
Possiamo essere bugiardi e dire che grazie alle riforme di Monti la situazione presto migliorerà. Ma se vogliamo essere sinceri dobbiamo dire che invece peggiorerà e quella percentuale crescerà ancora. I disoccupati aumenteranno. Solo tra gennaio e febbraio i cassintegrati sono saliti addirittura del 49%. Gli ammortizzatori sociali , grazie alla badessa Fornero, saranno meno efficaci e comunque milioni di precari non ne usufruiranno domani come non ne usufruiscono oggi
Le tasse a carico della povera gente hanno già dato la mazzata ai consumi perché nessuno ha più in tasca mezzo euro da spendere senza pensarci sopra 10 volte. Senza consumi non c’è crescita e senza crescita non c’è occupazione. Infatti l’Istat ci ha già detto che in questo primo trimestre il Pil sta a -0,5% e siamo ormai ufficialmente e tecnicamente in recessione.
Il solo dato positivo è la discesa dello spread che dipende non da fattori concreti ma dal fatto che i mercati considerano comunque Monti più affidabile di Berlusconi (e vorrei anche vedere!). Non è che ci volesse molto e infatti anche lo spread ha ricominciato a salire.
Però, signori professori che adesso fate i ministri, un governo che tartassa la povera gente, introduce i licenziamenti facili, non è capace di muovere un dito per migliorare la condizione dei giovani e dei precari e in compenso nemmeno riesce a far andare un po’ meglio l’economia non è un governo da 110 e lode. E’ un governo da bocciatura.