lunedì 21 novembre 2011

IL PIU GRANDE SPETTACOLO DOPO IL WEEKEND (integrale) - 14/11/11


CapaRezza-La fine di Gaia-Il sogno eretico


UNA MOSSA CHE E' MOLTO SCOTTANTE PER I LEGHISTI. QUESTO E' UN CHIARO SEGNALE A BOSSI E COMPAGNI, CHE LA PADANIA, ESISTE SOLO NELLA LORO TESTA

Roma Capitale, via libera del Cdm. Alemanno: "Ce l'abbiamo fatta". Insorge la Lega 
Il Consiglio dei ministri, riunito a Palazzo Chigi, ha dato il via libera in prima lettura al secondo decreto legislativo per la riforma di Roma Capitale. Soddisfazione dal primo cittadino Gianni Alemanno. "Ce l'abbiamo fatta - ha detto Alemanno - L'ultimo giorno utile è passato in prima lettura, in Consiglio dei ministri, il decreto legislativo per Roma capitale". Il decreto stabilisce i poteri del nuovo ente. Si tratta del secondo decreto che stabilisce i poteri che dovrà avere il nuovo ente e dunque in prospettiva il nuovo status della Capitale: il provvedimento era in scadenza proprio martedì 22 novembre e quindi la decisione del Consiglio dei ministri serve per non fare restare lettera morta il lavoro sin qui compiuto per dare effettivi poteri di governo a Roma Capitale.

Soddisfatto il sindaco Alemanno. "Ce l'abbiamo fatta". Il primo cittadino della capitale ha ribadito: "All'ultimo giorno utile è stato approvato in prima lettura, dal Cdm, il decreto legislativo per Roma Capitale. È molto importante - ha concluso il sindaco - che il primo atto di questo governo sia stato quello di far passare il Dl di Roma Capitale". Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha voluto chiarire uno degli aspetti più dibattuti in questi giorni, ovvero il numero dei consiglieri di Roma Capitale una volta varata la riforma. Saranno, infatti, 48 o 60? "Questo è un tema che non abbiamo mai posto al governo tecnico, è un tema parlamentare: il decreto è uscito dal Cdm come lo volevamo noi, come lo avevamo proposto ed era stato concordato con gli uffici. Non c'è stata nessuna tensione e nessuna richiesta di modifica da entrambe le parti". Dunque "sono temi che affronteremo nei prossimi 90 giorni: se i partiti vorranno aggiungeranno questi elementi di rappresentanza", ha concluso il sindaco.

Contenta per il via libera anche la governatrice della Regione Lazio Renata Polverini, presente questo pomeriggio a Palazzo Chigi: "Siamo soddisfatti, questo governo parte bene ridando centralità a Roma". La riforma di Roma Capitale "è arrivata finalmente a conclusione anche se ci sono ancora 90 giorno a disposizione delle Camere per poterlo integrare ed esprimersi". La governatrice, incontrando i giornalisti a piazza Colonna, ha voluto ricordare: "Abbiamo sottoscritto un protocollo con il sindaco Alemanno che ha avuto l'assenso di tutto il consiglio regionale del Lazio quindi - ha spiegato Polverini - se da un lato l'iter proseguirà alle Camere, dall'altro ci sarà un processo che investirà anche la Regione".

Felice anche Zingaretti - "Grazie a Mario Monti, che ha fatto in tre giorni ciò che il precedente governo Lega-Pdl non ha saputo fare in tre anni". Lo afferma, in una nota, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti riferendosi all'approvazione di Roma Capitale. "Ci auguriamo che il nuovo governo - aggiunge - continui questo processo anche servendosi delle forme di concertazione e dialogo interistituzionale che al governo Berlusconi sono completamente mancate. Ora ci riserviamo di valutare nel merito il provvedimento e di seguirlo in maniera dettagliata nell'iter di approvazione".

Per Zaia è "un pessimo giorno" - "Se il buongiorno si vede dal mattino questo è un pessimo giorno". E' la risposta data dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ai giornalisti che gli chiedevano un'opinione sul decreto legislativo su Roma Capitale all'ordine del giorno del primo Consiglio dei ministri presieduto da Mario Monti, in programma oggi. "Mi sarei aspettato - ha proseguito - che vi fosse almeno un provvedimento per la disoccupazione giovanile, o rispetto all'occupazione in generale che è la grande emergenza". "Penso - ha concluso Zaia - che quantomeno esteticamente si dovrebbe istituire la condizione della pariteticità, un decreto per il Nord e uno per il Sud".

Duro anche il commento di Cota. Dopo la 'coesione territoriale' ci mancava solo questo...": lo ha detto il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota (Lega Nord), interpellato sul decreto di Roma Capitale varato oggi dal Consiglio dei Ministri. "I primi atti del Governo - ha aggiunto Cota - parlano da soli: prima l'istituzione del ministero per la Coesione territoriale e adesso l'approvazione del decreto legislativo su Roma Capitale. Per il momento - ha concluso - non mi sembra certo un messaggio federalista...".

Calderoli: "Basta soldi a Roma!". Lo dice il coordinatore delle segreterie della Lega che si dichiara anche "onorato di aver bloccato nelle ultime due sedute del Consiglio dei ministri il decreto legislativo sulle funzioni di Roma Capitale". "Perché quel decreto - spiega l'ex ministro della Semplificazione - era impresentabile ed inaccettabile, come testimoniato, peraltro sia dalla contrarietà della governatrice del Lazio, Renata Polverini, che aveva revocato in forma scritta l`intesa già sottoscritta a riguardo con il sindaco Gianni Alemanno, che dalla non condivisione di numerosi dicasteri". "Stupisce - aggiunge Calderoli - che un Governo che a parole nasce per mettere in sicurezza i conti dello Stato e per promuovere la crescita del Paese approvi, come suo primo atto legislativo, un decreto che servirà soltanto a promuovere la spesa pubblica a vantaggio di una cicala che ha creato il più grande debito pubblico assoluto di un Comune nella storia, una cicala che ha già ricevuto troppo".
  


CALO DI BORSA, NON E' SICURO COLPA DEL GOVERNO ATTUALE

si sente dire che la colpa sia di monti per questo calo delle borse, e che rimpiangeremo berlusconi. ma come si puo' rimpiangere berlusconi ditemi un po'. e poi l'effetto di questo calo di piazza affari, non dipende dalle politiche di monti, che peraltro c'è da pochissimo al governo. quanto piuttosto dai problemi dei debiti pubblici sia in Europa che in America. quindi non venissero a raccontare frottole con questa falsa propaganda da regime....


http://www.repubblica.it/economia/finanza/2011/11/21/news/borsa_21_novembre-25335352/?ref=HRER2-1

Raf Che Giorno E'

Raf - Interminatamente



Raf - Infinito ( Video clip)



L'ULTIMO ATTO DELLA FALLIMENTARE MINISTRA GELMINI AL DICASTERO DELL'ISTRUZIONE

ROMA – Un decreto da 650 milioni di euro per finanziare la ricerca al Sud, ma anche per premiare istituti cari al centrodestra. E’ l’ultimo atto di Mariastella Gelmini prima di lasciare la poltrona da ministro dell’Istruzione, secondo la ricostruzione di Corrado Zunino su Repubblica.
Con questo “tesoretto” (250 milioni vengono dallo Stato, il resto dall’Unione europea) sono stati finanziati 47 centri di ricerca pubblici, privati ma anche confessionali, in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Scrive Zunino: nell’elenco dei premiati ci sono atenei importanti e bisognosi, centri di ricerca avanzati e una pletora di “Congregazioni dei Figli dell’Immacolata”, “Università degli studi Suor Orsola Benincasa”.
In Calabria Zunino prende il caso della Fondazione mediterranea Terina nata per salvaguardare il miele locale e la cipolla di Tropea. L’alleanza Pdl-Udc in Regione e quindi a Lamezia oggi produce i suoi frutti. Dal ministero è partito, sotto il controllo di Scopelliti e la regia del presidente del Consiglio regionale Franco Talarico, il bonifico da oltre 14 milioni per l’ente di ricerca che di suo produce utili al minimo ma possiede il dono di essere passato in mano al centrodestra.
Infine, al prestigioso Cnr, la ricerca nazionale del paese, Mariastella Gelmini è riuscita a piazzare in zona Cesarini un altro consigliere amico. Gennaro Ferrara, capogruppo Udc al Comune di Napoli, rettore dell’Università Parthenope. In quell’ateneo il rettore Ferrara era riuscito a sottoscrivere con la Uil un accordo per regalare sconti fino a 60 crediti agli iscritti del sindacato.

Senza Una Donna. Zucchero