martedì 10 maggio 2011

TRAGEDIA AL GIRO D'ITALIA

DURANTE UNA DELLE TAPPE IN NORD ITALIA IL CICLISTA BELGA WOUTER WEYLANDT QUI SOTTO IN FOTO HA PERSO LA VITA PER UNA CURVA SBAGLIATA ...TRAGEDIE COME QUESTE PURTROPPO PER QUANTO SIANO FORTI LE PRECAUZIONI CHE SI PRENDONO POSSONO CAPITARE





"Team Leopard insieme al traguardo"



Giro, si piange la morte di Weylandt







foto Ansa
11:33 - Il giorno dopo la morte di Wouter Weylandt il Giro si rimette in moto. A spiegare come, è il direttore della corsa, Angelo Zomegnan. "Per tutta la notte abbiamo pensato a un progetto di tappa che sta a cuore ai corridori - ha spiegato Zomegnan -. Dopo un minuto di raccoglimento ci sarà la fanfara dei bersaglieri, poi i ragazzi si metteranno in bicicletta e andranno verso l'ospedale Gaslini per regalare un sorriso ai bambini che soffrono".


"Nei 216 km di tappa da Quarto dei Mille a Livorno, ogni squadra tirerà ciascuna per 10 km, in modo da fare tutto il percorso e arrivare a Livorno in tempi consoni. Nell'ultima parte del percorso la maglia rosa libererà gli 8 ragazzi della Leopard per farli arrivare al traguardo tutti insieme" ha annunciato Zomegnan a Sky Sport, raccontando di aver incontrato ieri i familiari di Weylandt. "C'era la compagna di Wouter, che è al quinto mese di gravidanza, insieme alla sorella e alla mamma, poi i genitori. Ieri sera ho cercato di trovare le parole per esprimere il cordoglio, non solo mio e del Giro, ma dell'intera carovana, mettendomi a disposizione per le necessità contingenti che non possono essere tralasciate".


Zomegnan ha spiegato che alle 11.30 dovrebbe esserci l'autopsia e rivela che ieri l'ipotesi di fermare il Giro è stata presa in considerazione da qualcuno. "Come sempre accade in situazioni come questa e in un Paese abbastanza pasticcione che definisco un palcoscenico di libera intelligenza, c'è stato chi ha proposto di fermarci - spiega Zomegnan -. Non condivido questa opinione, non per salvaguardare gli interessi economici che sono stati cancellati ieri, ma perché ci si ferma soltanto quando non si sa dove andare: noi sappiamo dove andare e sappiamo che vogliamo andare a Livorno, più di noi lo sanno i ragazzi che vogliono continuare a fare il loro mestiere". Anche e soprattutto per Weylandt che, come ha spiegato Zomegnan, si "era spento già alle 17.07 di ieri, quando sono finiti i 45 minuti del protocollo di rianimazione. Non abbiamo dato la notizia perché la moglie era in auto e non volevano farle sapere della sua morte per radio".




POVERO RAGAZZO, IL GIRO ANDAVA IMMEDIATAMENTE FERMATO...LE MIE PIU SENTITE CONDOGLIANZE A QUESTA FAMIGLIA...




http://video.mediaset.it/video/tg5/servizio/225537/il-giro-piange-il-giovane-weylandt.html#tc-s1-c1-o1-p1


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