ROMA – ”A Di Pietro lo dico amichevolmente, malgrado qualche volta si
sia lasciato andare a termini come ‘inciucio’: sia chiaro, noi questo
atteggiamento a un alleato non lo consentiamo. Ciascuno si prenda le sue
responsabilita’ per quello che dice”. Per il segretario del Pd Pier
Luigi Bersani, intervistato dall’Unita’, sarebbe meglio se il leader
dell’Idv, ”invece di tirare per la giacca me e lavarsene le mani, si
impegnasse anche lui in Parlamento”, perche’ ”se tutti dicessimo ‘voto
solo quello che mi piace’, saremmo al punto di partenza. Io accetto
tutto – sottolinea – ma non le furbizie”.
”Quando si tratto’ di
superare il governo Berlusconi e salvare l’Italia, l’operazione che fu
fatta fu sostenuta anche da Di Pietro e ben compresa da chi era fuori
dal Parlamento, cioe’ Sel”, rileva Bersani, che ribadisce la ”strategia
di fondo” del Pd ”per la ricostruzione del paese: un’alleanza di
centrosinistra aperta anche alle forze civiche e ai moderati. Sono gli
altri – ribadisce – a dover dire se ci stanno”.
”A Vendola
riconosco che ha compreso le ragioni della scelta del Pd e con questo
spirito gli dico che sono disposto a riaprire tavoli programmatici ma
sui temi di cui parliamo oggi, dal lavoro alle riforme”, prosegue il
leader democratico. ”Il rapporto lo si avvia partendo dai temi che sono
oggi sull’agenda dell’emergenza. Basta con i tatticismi, nessuno puo’
pensare di prenderci alle spalle”.
Sul lavoro ”penso che non serva
evocare l’articolo 18 e che la prospettiva di riordino del sistema
degli ammortizzatori sociali non possa prescindere dalla drammatica
crisi industriale che e’ in corso”, dichiara Bersani.
”Rimarremo
il partito del lavoro, dell’equita’, della giustizia sociale e che
combatte le rendite di posizione. Su questo fronte – aggiunge – credo
che il centrosinistra possa muoversi in modo collegato e Vendola ha
mostrato un atteggiamento consapevole”.
Quanto all’equita’, ”ci
sono state alcune novita’ che non vanno sottovalutate, ma bisogna avere
piu’ coraggio – sostiene Bersani – e bisogna dire con chiarezza che
questo Paese non fara’ piu’ manovre correttive ma soltanto manovre per
la crescita”.
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