sabato 26 novembre 2011
Povero Berlusconi, ormai la sconfitta lo accompagnerà per il resto dei suoi giorni...
Serie A - Berlusconi deluso, Allegri ora trema
Secondo alcuni organi di stampa, il presidente del Milan sarebbe intenzionato a cambiare allenatore dopo aver assistito alla sconfitta della sua squadra nel match contro il Barcellona, e avrebbe già pensato a sostituire Allegri con un grande ex: Marco Van Basten
Silvio Belrusconi è sempre stato esigente con il suo Milan, e non ne ha mai fatto mistero; ma l'indiscrezione che trapela da alcuni media ha del clamoroso, perché il numero 1 rossonero (tornato, così pare, ad occuparsi a pieno regime delle vicende del Diavolo) non ha affatto gradito lo 'spettacolo 'di San Siro nell'ultimo match di Champions League contro il Barcellona.
Il Milan ha segnato due gol, è vero, ma ne ha subito tre, e nell'arco dei novanta minuti i blaugrana hanno spesso dato dimostrazione di essere superiori. La pericolosità del Barça era risaputa, ma Berlusconi non cerca scusanti e anche di fronte al club più forte del mondo avrebbe voluto vedere un Milan vincente, e comunque diverso da quello visto a San Siro.
"Adesso basta. Questo deve andare via, non va bene" - sarebbe stato lo sfogo di Berlusconi a fine match, almeno secondo quanto sostiene "Dagospia".
Il 'virgolettato' di Berlusconi non trova conferme ufficiali, ma anche 'Repubblica' avvalora la tesi secondo la quale il presidente del Milan è intenzionato ad effettuare un cambio al timone della squadra, essendo rimasto deluso dall'operato di Massimiliano Allegri. E come non bastasse, vien fatto pure il nome del suo successore.
Si tratterebbe di Marco Van Basten, che già in passato era stato avvicinato alla panchina del Milan. Fantamercato? Lo sapremo con il tempo, ma una cosa è certa: a Milanello i predecessori di Allegri (nella foto: AP/LaPresse) - da Zaccheroni a Leonardo, passando per Ancelotti - spesso e volentieri hanno dovuto fare i conti con i 'rimproveri' del loro presidente. E quando Berlusconi ha perso la pazienza, sappiamo come è andata a finire. Allegri, insomma, è avvisato...
Eurosport
NEW YORK TIMES SAID GREAT BULLSHITS...AL NEW YORK TIMES LE SPARANO GROSSE
I am not agree with this analysis made by the new york times, we must remember that the euro is much more stronger than U.S. dollar, so the doomsday predictions of the New York newspaper, can to be avoid, cause if it collapses the 'euros. The dollar has already been buried long time before....io non sono daccordo, con questa analisi fatta dal new york times, ricordiamoci che l'euro è molto piu' forte del dollaro americano, quindi le previsioni catastrofiche, il quotidiano di new york, se le puo' risparmiare, perche' se crolla l'euro. Il dollaro è già seppellito da un pezzo — in Cosenza, Italy.
http://www.nytimes.com/2011/11/26/business/global/banks-fear-breakup-of-the-euro-zone.html?_r=1&ref=business
http://www.nytimes.com/2011/11/26/business/global/banks-fear-breakup-of-the-euro-zone.html?_r=1&ref=business
PENSIONI, CONDIVISIBILE L'ANALISI DI, DI PIETRO. NON CI SONO GLI STRUMENTI DI TUTELA CONTRO L'EVASIONE FISCALE DEL DATORE DI LAVORO
L’approccio del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, sulle pensioni è
sicuramente serio, e per questo, da subito, dichiariamo cosa
condividiamo e cosa proponiamo di diverso. L’idea condivisibile è un
accesso flessibile dei lavoratori alla pensione, visto che tutto il
sistema delle imprese italiano sta chiedendo di anticipare, con vari
strumenti, l’uscita dei lavoratori dal sistema produttivo. Come avviene,
d’altronde, nei principali Paesi industrializzati d’Europa. Si tratta
di capire cosa significa, in termini di danaro, l’applicazione del
sistema contributivo pro-rata per tutti.
Dalla proposta manca, invece, l’unificazione degli enti previdenziali
e assicurativi, che porterebbe un risparmio strutturale di due miliardi
di euro annui; l’ obbligo del pareggio per le casse speciali
previdenziali; la divisione nel bilancio statale tra assistenza e
previdenza. Mancano, inoltre, gli strumenti civili e penali contro
l’evasione dei contribuiti trattenuti dalle buste paga e non versati
agli enti, che equivalgono a circa 25 miliardi ogni anno. Infine, siamo
favorevoli a mantenere il diritto dei lavoratori, che hanno lavorato 40
anni, di poter accedere alla pensione, indipendentemente dall’età e
chiediamo di abolire, come dice il ministro Fornero, tutte le cosiddette
finestre che hanno artificialmente allungato gli anni di lavoro, non
rivalutando la pensione. Di fronte alla serietà dell’approccio del neo
ministro del welfare, l’Italia dei Valori avanza proposte altrettanto
serie, e per questo ci auguriamo che si apra un dialogo positivo con
questo governo, partendo proprio dall’abolizione dei privilegi della
casta politica.
ADESSO SI TENTANO GLI INCIUCI
Intesa PDL, PD e UDC? Noi non partecipiamo
Qui di seguito un’intervista rilasciata oggi al quotidiano ‘La Stampa’.
“Avendo l'Italia dei Valori deciso di non partecipare a nessuna spartizione o lottizzazione e non considerando questo governo un governo politico, non facciamo parte di quella che sempre più si evidenzia come una maggioranza politica fra Pd, Pdl e Udc”.
I diretti interessati hanno smentito un incontro: Bersani ha parlato di ‘contatti dei leader’. E’ stato contattato pure lei?
“No, non sono stato contattato e bene ha fatto il presidente a non contattarmi. Se lo avesse fatto gli avrei risposto: ‘Presidente, quel che ha da dirmi lo venga a dire in aula o in Commissione parlamentare’”.
Dica la verità non si sente escluso? Tutti convocati e lei no…
“Non mi sento escluso da quella maggioranza. Anzi, se si sono presi un caffè insieme hanno fatto bene: io non sarei andato, perché non ha proprio senso una maggioranza politica Idv-Pdl”.
Eppure il capogruppo dell’IdV Donadi chiede chiarezza e parla di un governo che rischia di trasformarsi in una ‘setta carbonara’.
“Con Donadi ne abbiamo parlato ieri sera in Ufficio di presidenza: il punto che temiamo è che si voglia fare rientrare dalla finestra quello che è uscito dalla porta”
Cosa intende dire?
“Questo è un governo del presidente perché non ci sono ministri politici e, per diretta ammissione dei protagonisti, non dovrebbe esserci una maggioranza politica ad appoggiarlo. E’ un governo molto snello in cui la quasi totalità delle sue funzioni, che sono legate all’emergenza economica, sono nelle mani di due persone: Monti e Passera. Addirittura Passera riunisce cinque ministeri: sviluppo economico, infrastrutture, trasporti, marina e comunicazioni”.
Quindi?
“Non avendo loro il dono dell'ubiquità, in realta' questi ministeri saranno affidati in gran parte a viceministri e sottosegretari . Se i partiti se li spartiscono, si rischia di far rientrare dalla finestra il governo politico. Pd e Pdl non vogliono far sapere all’opinione pubblica di essere in coalizione insieme, ma se creano un sottogoverno di politici trombati o comunque di persone che fanno da interfaccia tra governo e partiti, è inopportuno. Lancio anche un messaggio”.
Prego.
“Sarebbe pericoloso: a questo punto non si tratterebbe più di un gesto di responsabilità ma di un ribaltone”.
Si incontrino pure, ma non discutano di sottosegretari…
“Io voglio solo sapere se esiste una nuova coalizione politica: e questo non si vede da un caffè bevuto insieme una sera, ma dal fatto che i partiti scelgano viceministri e sottosegretari in violazione della legge elettorale, che li aveva visti in coalizioni diverse”.
E se si delineasse questa nuova coalizione, questo comprometterebbe i suoi rapporti con il Pd?
“Ma alla fine bisognerà pure andare alle elezioni: mica credo che il Pd arrivi all’autolesionismo di presentarsi in un’alleanza Pd-Pdl”.
Quindi se i sottosegretari alla fine saranno dei politici riconducibili alle varie forze, lei cosa farà?
“Dirò che è un errore non rispettare il modello tecnico. Poi vedrò cosa produrranno e valuterò: perché quello interessa agli italiani,non il vociare notturno..”.
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