Il voto di oggi deve essere rispettato. Il mandato per il referendum è fuori discussione, e sarebbe democraticamente indifendibile - e del tutto insostenibile - per tentare di ostacolarlo.
Possiamo ora agire sul mandato datoci dal Parlamento facendo un approccio formale al governo del Regno Unito nei prossimi giorni, dopo che l'articolo 50 è stato attivato.
Questo è, in primo luogo, per dare al popolo della Scozia una scelta sul futuro di questo paese.
Sappiamo che la Brexit minaccia un futuro estremamente dannoso e incerto per la Scozia, e non sarebbe giusto se gli scozzesi - essendo stato detto nel 2014 che l'unico modo per proteggere il nostro posto in Europa era quella di votare contro l'indipendenza – venissero privati di una scelta.
Ogni altra nazione nella UE dovrà presto avere voce in capitolo sui termini del Brexit, e come tale deve incidere la Scozia. La gente di questa nazione non possono e non devono essere gli unici ad avere negata voce in capitolo.
Il premier britannico dice che ora non è il momento per un referendum. Sono d'accordo con questo, che poi è il motivo per cui ho indicato un orizzonte temporale non prima di 18 mesi da oggi, quando i termini di Brexit saranno chiari - qualcosa che il PM ha ora indicato è che lei è d'accordo con me. Spetta al governo del Regno Unito per ora mettere in chiaro quando considerare un referendum e sarebbe opportuno. V'è un chiaro precedente per vedere come i termini di un referendum realizzato in Scozia possono essere concordati, Il popolo della Scozia è sovrano, e una scelt dira la sua ultima parola per la scelta sul proprio futuro.
- Nicola Sturgeon