HUGS SAM
giovedì 5 marzo 2009
a new political party for Calabria...convention cosenza 4 march 2009
Per la sinistra
Un nuovo soggetto politico a Cosenza e in Calabria
Cosenza 4 marzo 2009
La sinistra italiana si è rimessa in movimento. La sconfitta elettorale del 13 aprile nella sua drammaticità ci ha consegnato una sinistra eterogenea al punto da rendere incompatibili in un'unica coalizione singole formazioni e personalità. Diverso il modo di leggere la realtà, diversa la prospettiva.
C’e’ infatti chi predilige il rifugio identitario in contenitori sempre più ristretti e c’è chi come noi si vuole impegnare nel progetto di unire la sinistra.
Noi pensiamo ad una sinistra che non arretra di fronte al governo e rilanci una forte opposizione al paese che guarda alle migliori esperienze alla sinistra europea che vuole avere ancora un grande profilo di autonomia anche rispetto al centrosinistra stimolando al tempo stesso un certo rinnovamento dello stesso centrosinistra.
Occorre oggi, un progetto di società alternativo a quello che le destre stanno affermando in Italia. Il Partito Democratico che dalla sua nascita ha avuto un profilo moderato, ha lasciato senza riferimento e rappresentanza grandi questioni morali: il lavoro, l’ambiente, la laicità dello stato, il mezzogiorno la questione morale, le politiche di genere, la libera informazione.
Noi siamo tra quelli che l’Italia non può fare a meno di una sinistra che guarda al futuro, che faccia ammenda dei suoi limiti e dei suoi errori e al tempo stesso recuperi e valorizzi il meglio di una storia importante fatta di lotte e conquiste.
La storia della sinistra italiana è la storia delle emancipazione delle classi più deboli dell’impegno civile sulle grandi questioni della libertà, dell’uguaglianza, dei diritti, delle solidarietà, della democrazia.
Questa storia, le idee e i valori, le donne e gli uomini che ad essa fanno riferimento rappresentano una risorsa democratica per l’intero paese soprattutto in un momento delicato di attacco delle destre al sindacato e alle feste dei lavoratori, all’unità nazionale e alle regole basilari della civile convivenza. Con l’istituzione delle ronde lo stato rinuncia all’esclusivo controllo dell’ordine pubblico sul territorio.
Siamo convinti che lo straordinario capitale umano e culturale della sinistra deve prendere forma, rivivere in tutte le realtà territoriali, aggregare forze per avviare un sano conflitto politico, una grande battaglia per l’affermazione di una società più giusta ed eguale.
La crisi che investe il nostro paese rende sicuramente più difficile il percorso ma aumenta le nostre responsabilità. La drammatica situazione economica alla quale il governo ha risposto con scelte sbagliate , tardive e inadeguate colpisce i lavoratori, i pensionati, i precari, i giovani, la parte più esposta della società aumenta il disagio sociale con la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro.
Questa situazione rende ancora più incomprensibile l’equidistanza del partito democratico tra lavoro e capitale. Occorre invece rilanciare una grande battaglia contro il precariato e riaffermare la centralità del lavoro, pubblico e privato. Al primo posto per noi c’è la questione sociale e la difesa dei diritti universali, il sostegno alle lotte sindacali in difesa del salario e del contratto. Il nostro modello di sviluppo è quello sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico che si basi sull’uso razionale delle risorse e punti sulle fonti energetiche e sui beni rinnovabili.
Solo così secondo noi si risponde alla fiducia e alla rassegnazione con cui migliaia di persone vivono il rapporto con la politica e le istituzioni alle quali si rapportano, chiedono solo la soddisfazioni di interessi particolari. Bisogna riaffermare u nidea politica che affronta e risponde a questioni generali.
La calabria testimonia la crisi della politica e dell’etica pubblica. Il centrosinistra non è riuscito a rispondere alle esigenze di cambiamento che si erano espresse alle elezioni regionali del 2005, impaludandosi spesso nella gestione clientelare del potere e rimanendo ostaggio delle logiche dei notabilati e degli apparati dei vecchi partiti di appartenenza.
Grande parte della calabria, quella più giovane, più esigente, più volenterosa è rimasta distante.
A noi spetta il compito di riaccendere la speranza e di attivare le risorse per attivare un progetto di cambiamento e di partecipazione. Intendiamo farlo da sinistra offrendo ai calabresi una nuova più ampia e rigorosa opzione: LA SINISTRA PER LA CALABRIA
Tra i primi firmatari alcuni hanno alle spalle una storia lunga, altri si apprestano per la prima volta a intraprendere un percorso faticoso e auspichiamo appassionato. Tutti accomunati dalla volontà di mettere in discussione la propria identità individuale e collettiva. Nessuno vuole rimanere più solo socialista, ambientalista, o prendere uno di questi distintivi, ma tutti si vuole essere costituenti di un nuovo soggetto politico unitario, laico e plurale.
Ci sono le condizioni per fare la sinistra per la calabria: per i ragazzi di oggi per dare un’opportunità a tutti coloro che ancora credono che per migliorare la vita nostra e dei nostri figli occorre farlo insieme.
L’onda lunga che sale dalle scuole e dalle università calabresi non rivendica solo una formazione migliore e pubblica ma pone domande serie sul futuro di un intera generazione e questioni fondamentali quali l’investimento sui saperi nella ricerca e l’innovazione.
Se il nostro intento è lavorare per il cambiamento non possiamo girarci dall’altra parte. Vogliamo cogliere invece il senso delle tante domande aperte nella società (pace, scuola, emigrazione, diritti civili, difesa dei beni comuni) e dare oro rappresentanza politica.
In tutta Italia si è avviato questo processo di unità di forze progressiste e di sinistra che è destinato a crescere e ad essere pubblico e partecipato.
Noi che a cosenza e in calabria da tempo abbiamo scoperto una comune vocazione unitaria vogliamo partire subito , chiedendo ai tanti di sottoscrivere questa prima traccia di lavoro e di impegno
Il documento è proposto dal comitato promotore “La sinistra per la calabria” della provincia di cosenza formato da: Movimento per la sinistra – sinistra democratica – socialismo 2000 – associazione “unire la sinistra
Un nuovo soggetto politico a Cosenza e in Calabria
Cosenza 4 marzo 2009
La sinistra italiana si è rimessa in movimento. La sconfitta elettorale del 13 aprile nella sua drammaticità ci ha consegnato una sinistra eterogenea al punto da rendere incompatibili in un'unica coalizione singole formazioni e personalità. Diverso il modo di leggere la realtà, diversa la prospettiva.
C’e’ infatti chi predilige il rifugio identitario in contenitori sempre più ristretti e c’è chi come noi si vuole impegnare nel progetto di unire la sinistra.
Noi pensiamo ad una sinistra che non arretra di fronte al governo e rilanci una forte opposizione al paese che guarda alle migliori esperienze alla sinistra europea che vuole avere ancora un grande profilo di autonomia anche rispetto al centrosinistra stimolando al tempo stesso un certo rinnovamento dello stesso centrosinistra.
Occorre oggi, un progetto di società alternativo a quello che le destre stanno affermando in Italia. Il Partito Democratico che dalla sua nascita ha avuto un profilo moderato, ha lasciato senza riferimento e rappresentanza grandi questioni morali: il lavoro, l’ambiente, la laicità dello stato, il mezzogiorno la questione morale, le politiche di genere, la libera informazione.
Noi siamo tra quelli che l’Italia non può fare a meno di una sinistra che guarda al futuro, che faccia ammenda dei suoi limiti e dei suoi errori e al tempo stesso recuperi e valorizzi il meglio di una storia importante fatta di lotte e conquiste.
La storia della sinistra italiana è la storia delle emancipazione delle classi più deboli dell’impegno civile sulle grandi questioni della libertà, dell’uguaglianza, dei diritti, delle solidarietà, della democrazia.
Questa storia, le idee e i valori, le donne e gli uomini che ad essa fanno riferimento rappresentano una risorsa democratica per l’intero paese soprattutto in un momento delicato di attacco delle destre al sindacato e alle feste dei lavoratori, all’unità nazionale e alle regole basilari della civile convivenza. Con l’istituzione delle ronde lo stato rinuncia all’esclusivo controllo dell’ordine pubblico sul territorio.
Siamo convinti che lo straordinario capitale umano e culturale della sinistra deve prendere forma, rivivere in tutte le realtà territoriali, aggregare forze per avviare un sano conflitto politico, una grande battaglia per l’affermazione di una società più giusta ed eguale.
La crisi che investe il nostro paese rende sicuramente più difficile il percorso ma aumenta le nostre responsabilità. La drammatica situazione economica alla quale il governo ha risposto con scelte sbagliate , tardive e inadeguate colpisce i lavoratori, i pensionati, i precari, i giovani, la parte più esposta della società aumenta il disagio sociale con la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro.
Questa situazione rende ancora più incomprensibile l’equidistanza del partito democratico tra lavoro e capitale. Occorre invece rilanciare una grande battaglia contro il precariato e riaffermare la centralità del lavoro, pubblico e privato. Al primo posto per noi c’è la questione sociale e la difesa dei diritti universali, il sostegno alle lotte sindacali in difesa del salario e del contratto. Il nostro modello di sviluppo è quello sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico che si basi sull’uso razionale delle risorse e punti sulle fonti energetiche e sui beni rinnovabili.
Solo così secondo noi si risponde alla fiducia e alla rassegnazione con cui migliaia di persone vivono il rapporto con la politica e le istituzioni alle quali si rapportano, chiedono solo la soddisfazioni di interessi particolari. Bisogna riaffermare u nidea politica che affronta e risponde a questioni generali.
La calabria testimonia la crisi della politica e dell’etica pubblica. Il centrosinistra non è riuscito a rispondere alle esigenze di cambiamento che si erano espresse alle elezioni regionali del 2005, impaludandosi spesso nella gestione clientelare del potere e rimanendo ostaggio delle logiche dei notabilati e degli apparati dei vecchi partiti di appartenenza.
Grande parte della calabria, quella più giovane, più esigente, più volenterosa è rimasta distante.
A noi spetta il compito di riaccendere la speranza e di attivare le risorse per attivare un progetto di cambiamento e di partecipazione. Intendiamo farlo da sinistra offrendo ai calabresi una nuova più ampia e rigorosa opzione: LA SINISTRA PER LA CALABRIA
Tra i primi firmatari alcuni hanno alle spalle una storia lunga, altri si apprestano per la prima volta a intraprendere un percorso faticoso e auspichiamo appassionato. Tutti accomunati dalla volontà di mettere in discussione la propria identità individuale e collettiva. Nessuno vuole rimanere più solo socialista, ambientalista, o prendere uno di questi distintivi, ma tutti si vuole essere costituenti di un nuovo soggetto politico unitario, laico e plurale.
Ci sono le condizioni per fare la sinistra per la calabria: per i ragazzi di oggi per dare un’opportunità a tutti coloro che ancora credono che per migliorare la vita nostra e dei nostri figli occorre farlo insieme.
L’onda lunga che sale dalle scuole e dalle università calabresi non rivendica solo una formazione migliore e pubblica ma pone domande serie sul futuro di un intera generazione e questioni fondamentali quali l’investimento sui saperi nella ricerca e l’innovazione.
Se il nostro intento è lavorare per il cambiamento non possiamo girarci dall’altra parte. Vogliamo cogliere invece il senso delle tante domande aperte nella società (pace, scuola, emigrazione, diritti civili, difesa dei beni comuni) e dare oro rappresentanza politica.
In tutta Italia si è avviato questo processo di unità di forze progressiste e di sinistra che è destinato a crescere e ad essere pubblico e partecipato.
Noi che a cosenza e in calabria da tempo abbiamo scoperto una comune vocazione unitaria vogliamo partire subito , chiedendo ai tanti di sottoscrivere questa prima traccia di lavoro e di impegno
Il documento è proposto dal comitato promotore “La sinistra per la calabria” della provincia di cosenza formato da: Movimento per la sinistra – sinistra democratica – socialismo 2000 – associazione “unire la sinistra
Well for synthesize this long speech that I have hear yesterday…this text mean that this convention has meaning the born of a new political party “Sinistra per la calabria” because for the authors of this initiative…the centre left in Italy risk to disappeared especially for the new law that fix a roof for to have seats at the houses of the representatives : Italian and European at least a 4% of the preferences…for my opinion this roof of 4% for to bring the party in Rome and Brussels is very good…with this 4% parties like communist socialist etc etc…are out of the games…this parties have created great damage to Italy during the last 60 years…crises with united states…especially if I think to stupid politician like Bettino Craxi…his responsibility on the crisis of sigonella, and Lockerbie…if one dictator like Gheddafi is alive is only his fault…for don’t talk of communist very suck people…I think that for the other side of the Italian policy the Italian democratic party is a wonderful strong group…stop with this political parties…that watch Moscow like ideal…we are Italian…we are from the west of the world…the united states is the only ideal that we can to have inspiration and Silvio Berlusconi is a wonderful prime minister for our country…well I was there yesterday for to hear what bullshit they say…for example for to talk about the last cases of woman raped in Italy by groups of Romanians creeps they are against the private groups of citizens that check the streets for avoid that our girls can to be victims of this gipsies “Romanians” that country “Romania” is a country of animals of street…and for the communists the private groups are wrong…the very mistake are them….they have been the black sheep in the Italian history…anyway…I am not agree for all about concern this convention and all they have say…….
Italy is a member of NATO…is the first ally of united states in Europe…and I want that is forever like this….there are many challenges that wait us…for example the Iranian nuclear program that is danger for Israel, for the west, and the rest of the world…but that dictatorship is anyway danger for everybody there is the need to hit the Iranian government for to create the condition for to fall of the ayatollah regime…the Iranian people don’t deserve this…needed to e democratic change…and Italy work together united states on this way…prevent to Iran to have the nuclear weapon
Italy is a member of NATO…is the first ally of united states in Europe…and I want that is forever like this….there are many challenges that wait us…for example the Iranian nuclear program that is danger for Israel, for the west, and the rest of the world…but that dictatorship is anyway danger for everybody there is the need to hit the Iranian government for to create the condition for to fall of the ayatollah regime…the Iranian people don’t deserve this…needed to e democratic change…and Italy work together united states on this way…prevent to Iran to have the nuclear weapon
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