martedì 15 novembre 2011
ROBERTO CASTELLI
ROBERTO CASTELLI: AL NORD LE PENSIONI SONO MERITATE, PERCHE' I LAVORATORI DEL NORD HANNO PAGATO. E PERCHE' CASTELLI, QUELLI DEL SUD?... CHE PERALTRO VIVONO AL NORD CHE CACCHIO HANNO FATTO? HANNO EVASO IL FISCO? NON HANNO PAGATO I CONTRIBUTI... CHE DEMENZA
Mia previsione personale su ciò che ci aspetta i prossimi mesi, riguardo l'informazione
Si,
proprio così … perchè adesso la marmaglia di leccaculo che scodinzola
dietro Berlusconi tirerà fuori il meglio di se … come quando davano dei
“catastrofisti” ai politici che parlavano di crisi finanziaria nel 2008,
mentre loro della maggioranza (e tutti i tg dietro a pappagallo)
ribadivano che “tutto andava bene, perchè l’Italia
stava meglio degli altri, l’Italia non correva rischi, era tutta un
invenzione dei comunisti e che comunque era ormai alle spalle” ... già
immagino nei tg il ritorno di stupratori ad ogni angolo delle città,
extracomunitari che violentano ragazzine a gò-gò, lo Stato inerme
davanti la mafia e la malavita (che Berlusconi e Maroni hanno invece
decimato, a sentire loro … addirittura si autodefinivano “l’antimafia
dei fatti” … ma a vedere il parlamento sembra più che altro che occupino
semplicemente posti diversi, vedi Dell’utri, Cosentino, Romano ect ect)
… magari qualche finto attentato stile Belpietro (e che subito verrà
attribuito al clima di odio voluto dai “comunisti”), o qualche matto che
tirerà una statuetta, e che subito verrà etichettato di sinistra
(quando poi si scopre che era semplicemente una persona con problemi da
diversi anni) … tutti i tg mostreranno ed evidenzieranno le nuove tasse
del governo Monti, ricordando che lui invece ha tolto l’Ici, “con lui si
stava meglio” diranno (però non dicono che da allora è aumentato di
tutto e di più, dai “servizi” che costano sempre di più e sono sempre
meno efficiente, ai caselli autostradali, al costo della benzina, solo
per fare qualche piccolo esempio … quanto costava la benzina nel 2008?
quanto spendete in più per un pieno rispetto a 3 anni fa? però v’ha
tolto l’Ici ehhh) …
Come dicevo appunto, d’ora in poi ci attendono mesi di vera disinformazione!"
MARIA STELLA GELMINI LA MINISTRA DEI TAGLIEGGIAMENTI
questo è il foglietto che ho preso dall'università e che ho scannerizzato, ecco che ci ha lasciato la gelmini... VERGOGNA GOVERNO BERLUSCONI
GOVERNO BERLUSCONI, FALSO E IPOCRITA
se sapeste all'università della calabria cosa pensano di voi, i professori, chiedono sacrifici persino agli studenti, per fargli fare gli esami... ho un foglietto per le mani che, in quattro righe mostra, che sforzi fa l'università e gli studenti, per tirare a campare...cari Berlusconi e Maria stella Gelmini
LA CATTIVA EREDITA' DEL GOVERNO BERLUSCONI
titoli di stato: livelli record dei differenziali anche per francia, austria, olanda e belgio
Piazza Affari negativa, peggiore in Europa
Spread da spavento: oltre quota 530
Milano in deciso calo, male anche le altre piazze europee. I rendimenti dei Btp decennali superano ancora il 7%
Operatore al lavoro (Ansa)
MILANO - I mercati si aspettano interventi strutturali decisi. In
materia economica e non solo. E ogni ora che passa senza che ci si
avvicini alla soluzione dei problemi che affliggono l'Italia, continuano
a mandare segnali di sfiducia. Non più solo ormai solo verso l'Italia
in particolare, ma verso tutta l'Eurozona in generale. Lo spread tra Btp
decennali e i Bund equivalenti torna a superare ampiamente la soglia
dei 500 punti base. Ma anche quella tra titoli di Stato che un tempo
sembravano sicurissimi come quelli di Austria, Olanda, Belgio e Francia
fanno segnare livelli record. Il differenziale di rendimento tra titoli
di stato italiani e tedeschi si attesta in apertura di contrattazioni a
506 punti e arriva a toccare nella prima ora di contrattazioni quota
516 punti pari ad un rendimento del 6,9%. Poi un ulteriore
accelerazione a quota 531,9 punti pari ad un rendimento del 7,03%. Solo
dopo le parole del segretario del Pdl Angelino Alfano, che annunciava il via libera al nuovo governo di Mario Monti,
lo spread si attenuava ed ora veleggia intorno a quota 523. Inevitabili
comunque le conseguenze sui Cds (credit default swap) italiani a
cinque anni che hanno toccato il massimo storico a 600 punti base. I
Cds, di fatto accordi tra compratore e venditore in cui si paga un
premio in cambio della protezione rispetto ad un evento (ad esempio il
default del debitore), sono spesso utilizzati con la funzione di polizza
assicurativa o copertura per chi sottoscrive obbligazioni o, in questo
caso, titoli di stato.BORSE - Brutte notizie anche da Piazza Affari, dove l'apertura di seduta è in ribasso, con l'indice Ftse Mib che cede l'1,18%, a 15.281 punti e l'All Share a -1,06%. Poi la situazione è continuata a peggiorare: attualmente l'indice Ftse Mib è in calo del 2,24% dopo aver toccato anche -3%. Male anche le altre principali piazze europee. In questo momento Parigi cede l'1,80%, Francoforte l'1,86% e Londra l'1,07%. Sul fronte valutario anche l'euro si indebolisce finendo sotto 1,36 dollari, a quota 1,3565.
ALLARME IN EUROPA - Lo spread in aumento, come detto, spaventa anche le altre piazze europee. Alta pressione sui titoli francesi, con uno spread ai massimi dalla creazione dell'euro a 183 punti. Il Portogallo viaggia a 963, la Grecia a 2669, la Spagna a 452. Ma la tensione sui titoli di Stato attraversa tutta l'Eurozona. La forbice Austria-Germania si divarica di 12 punti a 176, anche in questo caso il livello massimo dalla nascita dell'euro come quello che si registra rispetto ai titoli di Olanda e Germania, che sale a 62 punti e quello Belgio-Germania che vola a 302 punti, anche in questo caso valore record. «Il fatto che i rendimenti in crescita siano un problema che sta toccando anche Olanda e Austria, Paesi fino a poco tempo fa su livelli di rendimento simili alla Germania, è uno sviluppo particolarmente preoccupante» commenta d Nick Stamenkovic, strategist sui tassi per Ria Capital Markets. «Gli investitori cercano titoli tedeschi a causa di timori che non riguardano più soltanto Italia o Spagna ma il futuro della zona euro nel suo insieme» aggiunge Stamenkovic.
ATTESA UE PER MONTI - Da Bruxelles intanto si spera in una rapida soluzione della crisi italiana: «Aspettiamo di lavorare con Mario Monti e con il governo che formerà», dal momento che «le sfide da affrontare sono grandi», ha detto il portavoce del commissario agli Affari economici Olli Rehn, spiegando che ora «la palla è nel campo dell'Italia e sta a Monti calciarla». «Monitoreremo l'Italia molto, molto da vicino, perché i problemi di un paese sono i problemi di tutta l'eurozona», ha sottolineato poco dopo il presidente del Consiglio europeo Hermann Van Rompuy. C'è chi però, da Berlino mostra maggiore preoccupazione sul futuro dell'Italia. La situazione del debito italiana «sta diventando davvero seria, credo che ci stiamo avvicinando ad una sorta di crisi sistemica che ricorda il 2008» sottolinea invece Peter Bofinger, uno dei consulenti del cancelliere tedesco Angela Merkel, in un'intervista a Bloomberg Television.
MALE LE BANCHE- Piazza Affari appare zavorrata soprattutto dai titoli bancari, con Unicredit aggiunge un altro 6,1% alle perdite di lunedì dopo i conti del trimestre e l'aumento di capitale. Bpm cede il 4,9%. Intesa è sul -2,3%, Monte Paschi -3,6%. Tra gli altri finanziari Fonsai accusa un -3,5%, Generali -2,5%. A picco Finmeccanica, con un -15,8%, dopo una lunga sospensione seguita alla diffusione della trimestrale, molto negativa, con ricavi in calo, perdite nel periodo e attese a fine anno, oltre alla notizia che non verranno distribuiti dividendi per il 2011. Sale invece Ansaldo, con un +0,9%. Tra le altre blue chip, Lottomatica perde il 5,1%, Telecom -3,1%. Tiene Eni con un -0,6%, Fiat perde l'1,8%. Cede Prelios con un calo del 15,5%.
ASIA - Traino negativo anche dai mercati internazionali. La chiusura di Tokyo, ad esempio, è stata negativa e l'indice Nikkei ha perso lo 0,72% a 8.541,93 punti, 61,77 punti in meno rispetto alla chiusura di lunedì.
DEBITO PUBBLICO - La Banca d'Italia ha reso noto che ha settembre il nostro debito pubblico è sceso a settembre a quota 1.883,749 miliardi di euro rispetto ai 1899, 533 miliardi di euro di agosto. Nel mese di settembre 2010 il debito era pari a 1.844,817 miliardi di euro quindi in un anno la crescita è stata del 2,1%.
PIL - Resi noti dall'Eurostat gli ultimi dati relativi al Pil europeo. Nel terzo trimestre il pil nell'Eurozona e nella Ue è aumentato dello 0,2% rispetto al secondo quando era salito sempre dello 0,2% in entrambe le aree. È la stima flash di Eurostat. Rispetto al terzo trimestre 2010 il pil è aumentato dell'1,4% nelle due zone dopo +1,6% nell'Eurozona e +1,7% nella Ue nel trimestre precedente.
Migliora invece il pil tedesco segnando un incremento dello 0,5% nel terzo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti. Lo rileva l'Ufficio di statistica federale, che ha inoltre rivisto al rialzo il dato per il secondo trimestre a +0,3%, rispetto al precedente +0,1%.
Il pil francese nel terzo trimestre è salito invece dello 0,4%. Lo comunica l'Insee, l'Istat francese, che ha invece rivisto al ribasso le cifre del secondo trimestre rilevando un -0,1% anzichè una stagnazione. La crescita acquisita 2011, grazie alla buona performance estiva, è all'1,7% vicina alle stime del governo (1,75%).
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