Dati Istat: i governi di Berlusconi hanno creato più di un quarto del Debito Pubblico italiano
Dati Istat: i governi di Berlusconi hanno creato più di un quarto del Debito Pubblico italiano.
Esiste un luogo comune, ma così comune, che nessuno lo mette mai in discussione. Ed è quello per cui il debito pubblico di oltre 1900 miliardi di euro (!), che oggi pesa sull'Italia come un macigno, sia stato accumulato dai governi spendaccioni e "tangentisti"della Prima Repubblica.
Eppure, come risulta dall'elaborazione della società Eutekne.info sui dati ufficiali messi a disposizione dall'Istat, le cose non stanno affatto così!Solo il 43,5% dell'attuale debito pubblico è stato accumulato durante la prima Repubblica, prima di tangentopoli. La parte maggiore, è cioè il 56,5% è stato creato negli anni della seconda repubblica...!Aggregando poi i dati della contabilità tra i diversi governi che si sono succeduti, si scopre che i vari governi Berlusconi hanno prodotto addirittura il 27,41% del debito pubblico attuale!Nella seconda repubblica segue più staccato Prodi, che coi suoi governi ha causato l'8,81% del totale del debito, Amato (6,15%) e Dini (5,51%). Tutti naturalmente hanno governato complessivamente per meno tempo. Ma anche nel rapporto percentuale re Silvio sbaraglia tutti...In generale dal 1996 la spesa pubblica è continuata a crescere quasi sempre.Com'è possible direte voi?Beh anzitutto la spesa da interessi in questi anni è cresciuta a dismisura, anche perchè la finanziarizzazione dell'economia ha peggiorato i meccanismi speculativi e ha anche ridistribuito il debito, da debito verso il risparmio delle famiglie (che veniva investito in titoli di Stato), a un debito che oggi per la grandissima parte (quasi il 90%) è detenuto da grandi organismi finanziari italiani e internazionali. Cosa che dovrebbe far molto riflettere anche sull'opportunità di provare a ricontrattarlo...
Ma fra le varie problematiche (la rigidità dimostrata dall'euro, la mancanza di un governo politico dell'Europa ecc) una delle più interessanti è questa: la quota di spesa pubblica che finiva nelle tasche dei lavoratori e dei gruppi sociali più deboli durante la prima repubblica era malgrado tutto nettamente maggiore di oggi. E questo comportava una maggiore tendenza alla spesa sociale che facilitava la crescita del Pil e quindi del gettito fiscale. E in questo migliorava anche i parametri economici complessivi. Quelle che una volta si chiamavano "politiche keynesiane".
Ora invece i privilegi sono maggiori e una quota maggiore di spesa finisce nelle tasche di persone già ricche che quindi tentano di re-investire questo denaro in nuove operazioni finanziarie... come dimostra la fortissima divaricazione tra (pochi) ricchi e (molti) poveri.Un ultima cosa: anche il principale vanto di Berlusconi e cioè la diminuzione della pressione fiscale è, almeno in parte, una bufala: se infatti c'è stato un piccolo miglioramento nei suoi due primi governi, nel Berlusconi terzo è addirittura aumentata al 42,6%!
http://isegretidellacasta.blogspot.com/2012/01/dati-istat-i-governi-di-berlusconi.html
Esiste un luogo comune, ma così comune, che nessuno lo mette mai in discussione. Ed è quello per cui il debito pubblico di oltre 1900 miliardi di euro (!), che oggi pesa sull'Italia come un macigno, sia stato accumulato dai governi spendaccioni e "tangentisti"della Prima Repubblica.
Eppure, come risulta dall'elaborazione della società Eutekne.info sui dati ufficiali messi a disposizione dall'Istat, le cose non stanno affatto così!Solo il 43,5% dell'attuale debito pubblico è stato accumulato durante la prima Repubblica, prima di tangentopoli. La parte maggiore, è cioè il 56,5% è stato creato negli anni della seconda repubblica...!Aggregando poi i dati della contabilità tra i diversi governi che si sono succeduti, si scopre che i vari governi Berlusconi hanno prodotto addirittura il 27,41% del debito pubblico attuale!Nella seconda repubblica segue più staccato Prodi, che coi suoi governi ha causato l'8,81% del totale del debito, Amato (6,15%) e Dini (5,51%). Tutti naturalmente hanno governato complessivamente per meno tempo. Ma anche nel rapporto percentuale re Silvio sbaraglia tutti...In generale dal 1996 la spesa pubblica è continuata a crescere quasi sempre.Com'è possible direte voi?Beh anzitutto la spesa da interessi in questi anni è cresciuta a dismisura, anche perchè la finanziarizzazione dell'economia ha peggiorato i meccanismi speculativi e ha anche ridistribuito il debito, da debito verso il risparmio delle famiglie (che veniva investito in titoli di Stato), a un debito che oggi per la grandissima parte (quasi il 90%) è detenuto da grandi organismi finanziari italiani e internazionali. Cosa che dovrebbe far molto riflettere anche sull'opportunità di provare a ricontrattarlo...
Ma fra le varie problematiche (la rigidità dimostrata dall'euro, la mancanza di un governo politico dell'Europa ecc) una delle più interessanti è questa: la quota di spesa pubblica che finiva nelle tasche dei lavoratori e dei gruppi sociali più deboli durante la prima repubblica era malgrado tutto nettamente maggiore di oggi. E questo comportava una maggiore tendenza alla spesa sociale che facilitava la crescita del Pil e quindi del gettito fiscale. E in questo migliorava anche i parametri economici complessivi. Quelle che una volta si chiamavano "politiche keynesiane".
Ora invece i privilegi sono maggiori e una quota maggiore di spesa finisce nelle tasche di persone già ricche che quindi tentano di re-investire questo denaro in nuove operazioni finanziarie... come dimostra la fortissima divaricazione tra (pochi) ricchi e (molti) poveri.Un ultima cosa: anche il principale vanto di Berlusconi e cioè la diminuzione della pressione fiscale è, almeno in parte, una bufala: se infatti c'è stato un piccolo miglioramento nei suoi due primi governi, nel Berlusconi terzo è addirittura aumentata al 42,6%!
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