domenica 3 luglio 2011
HAPPY 4TH JULY DEAR FRIENDS IN AMERICA
Carabinieri Corps pride of italian people
TERIBBBBBILEEEEEE
MA DICO...E' POSSIBILE CHE ANCORA QUESTA GENTE SIMPATIZZANTE DEI BRIGATISTI E DI LOTTA CONTINUA CERCHI IL PELO NELL'UOVO? E ANCORA DI GIULIANI PARLANO
Rabbia e nostalgia al corteo in memoria di Francesco Lorusso
Francesco Lorusso, lo studente ucciso a 25 anni l’11 marzo 1977 durante un corteo di protesta all’universita’ in cui si verificarono scontri con le forze dell’ordine
Bologna, 12 marzo 2011 - Canzoni nostalgiche, bandiere di ‘Lotta continua’ e pugni chiusi verso il cielo. È un clima d’altri tempi quello che si respira alla manifestazione in memoria di Francesco Lorusso, lo studente ucciso a 25 anni l’11 marzo 1977 durante un corteo di protesta all’universita’ in cui si verificarono scontri con le forze dell’ordine.
A partire dalle 17 si radunano in piazza Verdi i rappresentanti dell’associazione ‘Francesco Lorusso’ e ‘La lotta continua’, quasi tutti ex militanti, oggi di una certa eta’. Mezz’ora dopo parte lo stereo (montato su un’ape verde) che ‘pompa’ canzoni degli anni Settanta, su “lotta armata” e “lotta dura senza paura”. In piazza, oltre all’associazione ci sono, immancabili, l’ex segretario di Rifondazione comunista Tiziano Loreti e Valerio Monteventi (abbracciato e salutato ampiamente).
Come annunciato, in piazza Verdi c’e’ anche Heidi Giuliani, la mamma di Carlo, ucciso a Genova nel 2001 durante il G8. “Ho conosciuto il padre di Francesco (che nel frattempo e’ morto, ndr), siamo andati tante volte insieme in via Mascarella- dice Giuliani- al suo funerale ho detto che sarei venuta, non certo perche’ potessi prenderne il posto, alla cerimonia di anniversario del figlio”.
Le lotte di oggi sono simili a quelle degli anni Settanta? “Sono epoche diverse, non esiste un conflitto sociale uguale ad un altro- risponde Giuliani- ma c’e’ molta analogia nei metodi della repressione, tra quello che e’ stato nel ‘77 e quello che e’ accaduto a Genova nel 2001”. La madre di Carlo Giuliani preannuncia poi che per il decennale della morte del figlio (che cade il prossimo luglio) sono in programma molte iniziative e dibattiti culturali, a partire dalla mostra “Cassandra” sui disastri economici e mondiali previsti in passato dal movimento.
Il corteo di Lotta continua (lo apre l’omonimo striscione) parte da piazza Verdi alle 17,45, con circa 800 persone, ma poi si infoltisce strada facendo e, quando mezz’ora dopo attraversa via Rizzoli (dove affianca anche una limousine bianca) sfiora le 3.000 persone. La manifestazione, al suono del refrain “Francesco e’ vivo e lotta insieme a noi, le nostre idee non moriranno mai”, percorre via delle Moline, via Belle Arti e poi gira in via Mascarella, dove si ferma davanti alla lapide che ricorda il 25enne ucciso 34 anni fa. “Francesco e’ morto e nessuno ha pagato per la sua morte, come nessuno ha pagato per le stragi di Stato- dice un militante al megafono- pero’ non sono riusciti a tapparci la bocca. Non possiamo restituirgli materialmente la vita, ma non vogliamo essere complici nell’ucciderlo un’altra volta con il silenzio”.
Il corteo riprende con musica e cori retro’ (“Per i compagni uccisi non basta il lutto, pagherete caro, pagherete tutto”) girando in via Irnerio e poi su per via Indipendenza. Le bandiere di Lotta continua sventolano e i passanti guardano incuriositi, molti sorridono. Evidentemente tanta gente si unisce in coda, perche’ quando il corteo arriva alle Torri, la fine e’ ancora all’incrocio tra via Indipendenza e via Rizzoli.
Gli ex militanti in prima fila si girano a guardare ed esultano: “Siamo 5.000”. Cinquemila forse no, ma quasi 3.000 si’.
Il corteo imbocca poi via Zamboni, diretto in piazza Verdi, al suono di “Bella ciao”.
agenzia dire
ADESSO BASTA CON QUESTE NOSTALGIE BRIGATISTE...E DI NO GLOBAL NON VOGLIO PIU' SENTIRE PARLARE DI GIULIANI...STOP