Berlusconi: "Mai pagato una donna
Volontà persecutoria contro di me"
Il premier usa il tg di Italia 1 "Studio Aperto" e manda un messaggio anche ai Promotori della libertà. "Accuse infondate e risibili. E comunque, dopo la separazione ho un rapporto stabile con una donna". Bersani: "Spettacolo desolante"
MILANO - Silvio Berlusconi attacca i giudici da Studio Aperto e dal sito deI Promotori della Libertà, in un messaggio registrato da Arcore. Il premier parla di una "volontà persecutoria dei giudici", di accuse infondate e risibili. "Non ho mai pagato una donna in vita mia - sostiene il premier, che scagiona anche Fede, Lele Mora e la consigliere regionale Nicole Minetti.
IL DOSSIER SULLA VICENDA 1
Attacco ai giudici. "Si è trattato di una gravissima intromissione nella mia vita privata da parte dei giudici, inaccettabile la diffusione di conversazioni private" ha continuato il presidente del Consiglio. "Non si può andare avanti così. Non è un Paese libero quando alcuni magistrati conducono battaglie politiche contro chi ha cariche pubbliche. Si tratta di una casta di privilegiati, che puo' commettere ogni abuso". "Occorre fare immediatamente le riforme, tra cui quella della giustizia", insiste.
"E' inaccettabile - aggiunge - che si facciano perquisizioni a persone nelle loro case alle 7 di mattina. Non si possono trattare persone alla stregua di malfattori impiegando più di 100 uomini, un impiego di forze che - osserva il Cavaliere - è degno di una retata contro la mafia".
"A questi Pubblici Ministeri non è evidentemente piaciuto il voto di fiducia del 14 dicembre tanto che, subito dopo, mi hanno iscritto nel registro degli indagati. A quegli stessi Pm non è piaciuta nemmeno la decisione della Corte Costituzionale al punto che, il giorno successivo alla sentenza della Consulta, con una tempistica perfetta, hanno reso pubbliche le loro indagini" dichiara il Cavaliere nell'audiomessaggio ai promotori della Libertà.
Si tratta "di una intromissione nella vita privata delle persone", dice il presidente del Consiglio, che fra l'altro ha voluto precisare: "Dopo la mia separazione, ho un rapporto stabile con una donna". "Non avrei mai voluto dirlo per non esporla mediaticamente: ma chiuso il matrimonio, ho avuto uno stabile rapporto di affetto con una persona", rivela nel videomessaggio ai Promotori della libertà. Questa stessa persona "che ovviamente era assai spesso con me, anche - sottolinea - in quelle serate e che certo non avrebbe consentito che accadessero a cena, o nei dopo cena, quegli assurdi fatti che certi giornali hanno ipotizzato".
IL VIDEOMESSAGGIO INTEGRALE DEL PREMIER 2
L'inchiesta. Berlusconi è entrato anche nei particolari delle accuse. "Il dirigente della Polizia che
sarebbe stato 'concusso' nega di esserlo mai stato, e la persona minorenne (Ruby ndr)nega di aver mai avuto avances né tantomeno rapporti sessuali e afferma di essersi presentata a tutti come ventiquattrenne, fatto avvalorato da numerosissime testimonianze".
"E' gravissimo che, trascorsi 15 giorni prosegue- non abbiano mandato gli atti di queste indagini al Tribunale dei Ministri come prescrive la legge". "E' gravissimo, inoltre, che abbiano tentato di accedere ai locali della mia segreteria politica, per ricercare poi chissà cosa, visto che sostengono di avere prove così evidenti da poter richiedere addirittura il giudizio immediato".
Il premier si riferisce alla mancata perquisizione nell'ufficio del ragionier Giuseppe Spinelli, che da trent'anni cura i conti delle holding del Cavaliere. Per i pm, è l'uomo che consegnava alle ospiti di Berlusconi le buste con i contanti.
Mai pagato donne. "Non c'è mai stata, lo ripeto, 'mai' alcuna correlazione fra denaro e prestazioni sessuali". "La mia vita di imprenditore mi ha insegnato quanto sia difficile affermarsi per una persona giovane, soprattutto agli inizi, perciò, quando posso cerco di aiutare chi ha bisogno. In particolare, conosco il mondo dello spettacolo e so cosa vuol dire e cosa succede a chi cerca di lavorare in quell'ambiente".
"Nel corso della mia vita ho dato lavoro a decine di migliaia di persone e ne ho aiutate a centinaia.
'Mai' in cambio di qualcosa - ribadisce - se non della gratitudine, dell'amicizia e dell'affetto. E continuerò a farlo. E' assurdo soltanto pensare che io abbia pagato per avere rapporti con una donna. E' una cosa che non mi è mai successa neanche una sola volta nella vita. E' una cosa che considererei degradante per la mia dignità".
"A me piace stare con i giovani, mi piace ascoltare i giovani, mi piace circondarmi di giovani. Alcune di queste persone - osserva - le conosco da diversi anni, altre da meno tempo, ma di molte conosco la situazione di disagio e di difficoltà economica. Le ho aiutate in certe occasioni e - rivendica - sono orgoglioso di averlo fatto. Ho dato spesso incarico ai miei collaboratori di aiutarle per la loro casa, per le cure mediche, per l'educazione dei loro figli".
La difesa degli altri indagati. "Sono destituite di ogni fondamento le accuse a Emilio Fede, a Lele Mora, e a Nicole Minetti". "Emilio Fede è un amico carissimo da sempre". "Lele Mora - prosegue - lo conosco da molti anni per il suo eccellente lavoro a Mediaset. L'ho aiutato in un momento di grande difficoltà economica e di salute e sono orgoglioso di averlo fatto. So che, quando potrà, mi restituirà - osserva - quanto gli ho prestato". Quanto alla consigliera regionale Nicole Minetti "è una giovane donna brava e preparata che sta pagando ingiustamente il suo volersi impegnare in politica".
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