E ARRIVA LA NORMA AMMAZZA-REFERENDUM
Zitto zitto, il capogruppo del Pd Dario Franceschini ha presentato alla
commissione Affari costituzionali della Camera una legge fatta apposta
per togliere un altro po' di democrazia e di potere ai cittadini . Se
verrà approvata, il compito di verificare l'autenticità delle firme per i
referendum non sarà più dei consiglieri e degli assessori regionali ma solo dei sindaci e dei funzionari da loro delegati.
Anche i bambini capiscono che in questo modo il potere dei partiti
sulla possibilità di indire referendum si moltiplicherà. I quesiti che
non piacciono né al Pd né al Pdl verranno semplicemente fucilati dai
primi cittadini. E di quesiti di quel genere ce ne sono tanti anche in
tempi normali, quando non stanno come adesso nella stessa maggioranza.
Altra logica dietro la presentazione di questa legge non ci può essere.
Perché mai affidare il potere di convalidare le firme solo ai sindaci
dovrebbe garantire un miglior controllo, infatti, lo sa solo
Franceschini.
Così in realtà si toglie la principale caratteristica
alla raccolta di firme: il volontariato. Infatti sono perloppiù
volontari i cittadini che si adoperano per spiegare i quesiti e chiedere
le firme, e lo fanno per senso civico e passione politica. I sindaci
non potranno stare appresso a tutti i banchetti e i funzionari vorranno
essere pagati per gli straordinari. Da chi? Dai Comuni che sono senza
risorse? Dai volontari promotori? Anche se fossero solo 15 euro a
banchetto si tratterebbe di centinaia di migliaia di euro che nessun
comitato promotore formato solo da cittadini sarebbe in grado di pagare.
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