Doppi incarichi Il Pdl tiene a galla il governatore
Di 13/12/2011 19:40:00
Giuseppe Scopelliti, coordinatore regionale del Pdl, resta dov’è. Uscendo dal palazzo di vetro ha detto: «Mi dimetterò quando me lo chiederà il partito tenendo presente che avevo già offerto le mie dimissioni a Verdini e La Russa, respinte, e anche questa sera (ieri, ndr), respinte».
I congressi comunali e provinciali inizieranno a fine gennaio. è questa la conclusione del coordinamento regionale del partito azzurro che si è riunito ieri pomeriggio a Catanzaro ospite di Wanda Ferro. E l’incompatibilità contenuta nel regolamento Alfano? Nessuno l’ha posta ieri sera. E, comunque, la risposta è nello stesso regolamento laddove, al primo punto della norma transitoria, si dice che “in sede di prima attuazione le incompatibilità si applicano nel momento del rinnovo della nomina o della carica”. Il coordinamento regionale ha così liquidato i pesanti rilievi mossi nei giorni scorsi dal deputato Nino Foti, avversario interno e dichiarato di Scopelliti. E infatti Foti e i fotiani (Raffa, Rao, Ritorto e altri) erano assenti. Alla fine della riunione, iniziata alle 18 e terminata alle 21,30, sono stati stilati due documenti, approvati - hanno fatto sapere - all’unanimità. Il primo documento narra il contesto politico del momento. Il secondo è una delibera che al primo punto recita: “Di ritenere inopportuno il comportamento di chi tende a disorientare il partito in Calabria preferendo l’assenza al dialogo, i comunicati esterni al dibattito, che è, necessario avvenga all’interno del partito stesso”.
Il parlamentino del Pdl è composto da 30 membri, a cui si aggiungono i membri di diritto. Tra i parlamentari sono stati notati Tonino Gentile, Vincenzo Speziali, Giovanni Dima, Michele Traversa, Francesco Bevilacqua, Pino Galati, Dorina Bianchi. Nutrita ma non completa la rappresentanza regionale. C’era anche Ennio Morrone che dovrebbe prendere il posto del consigliere regionale Franco Morelli, arrestato a seguito dell’indagine svolta da Ilda Boccassini. I lavori, svolti a porte chiuse, hanno registrato una doppia introduzione di Scopelliti e Gentile, a cui è seguita una lunga teoria di interventi per un dibattito con molti sottintesi. Scopelliti è apparso molto seccato, ammonendo: «O si vince tutti insieme o si perde tutti insieme. Le cose positive non si vengono a sapere, mentre quelle negative escono subito fuori». C’è un problema di comunicazione e – a dire dei più – di aggressione al presidente. Che si è doluto perché qualcuno ha la bocca larga e parla a vanvera. Tonino Gentile ha difeso l’operato di Scopelliti ma anche sdrammatizzato alcuni accenti spigolosi che sono andati emergendo.
«è in atto – ha detto il vicario – una discussione unitaria e un confronto pacato che sta coinvolgendo tutti per difendere dall’aggressione l’operato del presidente Scopelliti e della Giunta che stanno lavorando bene. Questa classe dirigente che sta ben lavorando ha l’ambizione dopo aver vinto le elezioni di continuare a vincere. E per questo è pronta ad affrontare tutte le sfide che l’attendono con grande serenità e fermezza». L’intervento più politico l’ha fatto Pino Galati che ha inserito tre elementi non di poco conto. 1) Il rapporto con l’Udc deve essere essenzialmente politico e non si può misurare sul piano dei rapporti in Giunta. 2) Ha detto a Scopelliti che se nella sua Giunta ci sono assessori che non sono in grado di seguire il suo passo di sostituirli. 3 ) Ha sollecitato trasparenza nel tesseramento, proponendo che i nomi degli iscritti vengano messi su internet affinché tutti sappiano chi entra e, soprattutto, lo sappia l’iscritto. Nel rapporto con l’Udc Tonino Gentile ha detto: «Il Pdl andrà avanti nel confronto politico con l’Udc nel rispetto dei ruoli di ognuno e soprattutto lavorerà in sintonia per far avanzare la Calabria». Sul problema della giustizia la posizione ufficiale è stata: severità e garantismo. Sullo sfondo la vicenda di Traversa le cui dimissioni da sindaco di Catanzaro stanno facendo strada in queste ore.
Il parlamentino del Pdl è composto da 30 membri, a cui si aggiungono i membri di diritto. Tra i parlamentari sono stati notati Tonino Gentile, Vincenzo Speziali, Giovanni Dima, Michele Traversa, Francesco Bevilacqua, Pino Galati, Dorina Bianchi. Nutrita ma non completa la rappresentanza regionale. C’era anche Ennio Morrone che dovrebbe prendere il posto del consigliere regionale Franco Morelli, arrestato a seguito dell’indagine svolta da Ilda Boccassini. I lavori, svolti a porte chiuse, hanno registrato una doppia introduzione di Scopelliti e Gentile, a cui è seguita una lunga teoria di interventi per un dibattito con molti sottintesi. Scopelliti è apparso molto seccato, ammonendo: «O si vince tutti insieme o si perde tutti insieme. Le cose positive non si vengono a sapere, mentre quelle negative escono subito fuori». C’è un problema di comunicazione e – a dire dei più – di aggressione al presidente. Che si è doluto perché qualcuno ha la bocca larga e parla a vanvera. Tonino Gentile ha difeso l’operato di Scopelliti ma anche sdrammatizzato alcuni accenti spigolosi che sono andati emergendo.
«è in atto – ha detto il vicario – una discussione unitaria e un confronto pacato che sta coinvolgendo tutti per difendere dall’aggressione l’operato del presidente Scopelliti e della Giunta che stanno lavorando bene. Questa classe dirigente che sta ben lavorando ha l’ambizione dopo aver vinto le elezioni di continuare a vincere. E per questo è pronta ad affrontare tutte le sfide che l’attendono con grande serenità e fermezza». L’intervento più politico l’ha fatto Pino Galati che ha inserito tre elementi non di poco conto. 1) Il rapporto con l’Udc deve essere essenzialmente politico e non si può misurare sul piano dei rapporti in Giunta. 2) Ha detto a Scopelliti che se nella sua Giunta ci sono assessori che non sono in grado di seguire il suo passo di sostituirli. 3 ) Ha sollecitato trasparenza nel tesseramento, proponendo che i nomi degli iscritti vengano messi su internet affinché tutti sappiano chi entra e, soprattutto, lo sappia l’iscritto. Nel rapporto con l’Udc Tonino Gentile ha detto: «Il Pdl andrà avanti nel confronto politico con l’Udc nel rispetto dei ruoli di ognuno e soprattutto lavorerà in sintonia per far avanzare la Calabria». Sul problema della giustizia la posizione ufficiale è stata: severità e garantismo. Sullo sfondo la vicenda di Traversa le cui dimissioni da sindaco di Catanzaro stanno facendo strada in queste ore.
http://www.newz.it/2011/12/10/attacco-frontale-di-nino-foti-a-scopelliti-il-suo-doppio-incarico-ormai-imbarazza-anche-i-vertici-nazionali-del-pdl/125752/
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