Il segreto di Cacao, il cane
che viaggia (da solo) sul bus
Ogni giorno sulla 54, da viale Argonne a Lambrate, senza accompagnatore né guinzaglio
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La storia
Il segreto di Cacao, il cane
che viaggia (da solo) sul bus
Ogni giorno sulla 54, da viale Argonne a Lambrate, senza accompagnatore né guinzaglio
Cacao scende dall'autobus (foto N. Vaglia) |
Cacao, il cane che va in bus |
Quella di Cacao, meticcio di 16 anni, è la storia di un cane di quartiere, un vero milanese che conosce a menadito (a volte meglio degli stessi concittadini) ogni angolo e strada tra Città Studi e l'Ortica. Ma è anche la storia di un'amicizia silenziosa con il «suo» anonimo autista della 54 che chiude gli occhi sul regolamento dell'Atm (a rischio di essere lui stesso sanzionato) e lo scarrozza da anni da una parte all'altra della città. Da solo, come un passeggero qualunque. «Ha memorizzato il percorso che facciamo insieme al sabato per andare al mercato», sorride Nicoletta, 54 anni, che vive con il suo amico a quattro zampe da quando lo ha trovato, randagio, a Desenzano sul Garda. «Un incontro del destino - dice oggi Nicoletta -. In sei mesi l'ho educato ad attraversare la strada sulle strisce, a riconoscere il verde del semaforo, a rispettare le persone e gli altri animali».
E così è stato. Cacao cammina libero per il quartiere senza collare e guinzaglio (ha però il microchip). Una libertà che la sua padrona ha pagato a caro prezzo con multe e verbali e persino con una notte al canile, anche se Cacao non ha mai causato incidenti né dato fastidi ai passanti. L'iniziativa di prendere l'autobus, però, ha sorpreso anche lei. Quando un cliente del bar gliel'ha raccontato, Nicoletta non voleva proprio crederci. Poi è andata a vedere di persona e ha capito che Cacao, cane libero, aveva messo in pratica (oltre ogni aspettativa) le sue lezioni di indipendenza.
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